Mondiale per Club, 1961: La scoperta della "pantera nera" e la rivincita del Penarol!

Continua il nostro viaggio nel ripercorrere le tappe del Mondiale per Club. Quest oggi ci occupiamo della seconda edizione, quella del 1961, che vede di fronte il Benfica e, per il secondo anno consecutivo, il Penarol. Il Benfica arriva alla finale dell'Intercontinentale grazie alla vittoria in Coppa dei Campioni  per 3-2 contro il Barcellona. Il Penarol, come l'anno precedente, vince la prima in casa contro il Palmeiras per 1-0, pareggiando il ritorno in Brasile per 1-1, aggiudicandosi la seconda Libertadores consecutiva. A differenza della stagione precedente, gli incontri di andata e ritorno si disputano non a distanza di due mesi, ma solo di due settimane. L'andata a Lisbona, vede i lusitani imporsi per 1-0, grazie alla rete di Coluna. Vittoria inutile, in quanto il 17 settembre a Montevideo, gli uruguagi vincono per 5-0 con le doppiette di Joya, di Spencer e di Sasia. Il vero mattatore fu Luis Cubilla, auotre di tre assist e grandi magie, che l'anno dopo tentò fortuna in Europa, al Barcellona, senza tanto successo. Una curiosità, Spencer era già andato a segno contro il Real Madrid l'anno prima, questa volta il suo gol, anzi i suoi gol, valgono un sogno, in quanto permettono sia a lui che ai compagni di alzare al cielo il trofeo. Un giusto premio per una squadra che aveva mostrato grande costanza negli ultimi due anni. Il Benifca si presentò a Montevideo con troppa convinzione e superiorità, e, anche per colpa di qualche infortunio, infilò una delle più cocenti sconfitte della sua storia. Una sorta di maledizione che continua ancora oggi, con le sconfitte nelle ultime finali disputate di Europa League. L'evento, anche questa volta, fu seguito da più di 100 milioni di telespettatori nel mondo. Certo, non c'erano Di Stefano, Puskas e il grande Real, ma il fascino dello scontro Europa-Sud America era altissimo e si iniziava a capire sempre con maggior convinzione che l'invenzione di questo trofeo non era solo una tappa di passaggio nel panorama calcisitico. In più per la prima volta agli occhi di tutto il mondo, si mostrava uno dei maggiori talenti della storia del Portogallo e dell'Europa, la "pantera nera" Eusebio, inserito a partita in corso in entrambe le finali. La sua classe non evitò al Benfica di perdere, ma il suo talento, qualche anno più tardi porterà grandi gioie al popolo lusitano, e lo vedremo presto.